Testo e foto: Paola Zorzi. Un progetto, quello del Parco della Salute Ricerca e Innovazione, a suo tempo già auspicato da Rita Levi Montalcino e al quale Torino e il Piemonte ritengono di non poter più fare a meno. Questo è quanto emerge da un'inedita sinergia tra più realtà torinesi che hanno deciso di collaborare affinché il progetto, dopo ben 20 anni di rinvii, possa finalmente andare in porto. Una collaborazione che vanta Istituzioni caratterizzate da competenze specifiche in campo tecnologico, sanitario, economico, del diritto, ricerca, cultura e comunicazione.

E' in questa prospettiva che Istituti quali il Politecnico di Torino, l'Unione Industriali di Torino, il Dipartimento di Giurisprudenza e della Scuola di Medicina dell'Università di Torino e Polo del 900 hanno deciso di collaborare.

In particolare lunedì 13 Novembre nella sala di rappresentanza dell'Unione Industriali di Torino si è svolto un incontro alla presenza della stampa con interventi di Giorgio Marsiaj, Presidente Unione Industriali Torino; Giovanni Durbiano, architetto e docente del Politecnico di Torino; Antonio Scarmozzino, Direttore sanitario del Presidio Molinette e Città della Salute e della Scienza di Torino; Umberto Ricardi, Presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Torino; Antonio Amoroso, già Direttore del Dipartimento trapianti della Città della Salute e della Scienza di Torino.

Nel corso dell'incontro è stato anche illustrato un decalogo che in dieci punti ne focalizza le motivazioni e i vantaggi per la collettività.

Gli interventi si sono susseguiti a partire da Giorgio Marsiaj, Presidente dell'Unione degli Industriali (TO) che ha esordito rimarcando l'importanza del diritto alla salute sottolineando inoltre come, durante il covid, le imprese abbiano dimostrato disponibilità e resilienza a partire da una consolidata esperienza e interazione a livello sia italiano che europeo. E' stato evidenziato inoltre il sostegno economico dell'Unione Europea volto alla prevenzione, formazione, cura e alla messa in campo di riforme - sanitarie comprese - adeguate ai tempi. 

 

 

Va detto per inciso che la stessa Unione Europea prima del covid si era dimostrata piuttosto critica in merito agli investimenti pubblici ma, come ha fatto notare lo stesso Presidente dell'Unione Industriali, il covid ha veramente segnato un confine tra il prima e dopo covid.  

A questo proposito alla domanda, da me posta ad Antonio Amoroso, se per caso questa sinergia progettuale avrebbe in qualche modo avuto ripercussioni negative sulla Sanità intesa come servizio pubblico,  è stato assicurato che il progetto si sarebbe allineato ad un servizio sanitario che in Italia è da intendersi come rivolto a tutti, un servizio a copertura/assistenza universale. Una domanda che comunque  trovava le sue ragioni negli attuali ritardi lamentati dai cittadini in merito a prestazioni varie (visite specialistiche, esami ecc.).

Giovanni Durbiano, architetto e docente del Politecnico di Torino, ha invece sottolineato la necessità di una diversa cultura politica atta a poter sostenere un processo di questo genere. Il tutto in considerazione del fatto che la politica novecentesca non è più adeguate alle istanze contemporanee. E' a partire da questa constatazione, continua il relatore,  che è nata una rete che comprende le Istituzioni sopra citate per un'azione politica diretta, focalizzata su questo progetto. Una specie di "chiamate alle armi" e "responsabilità collettiva" di tutti i cittadini piemontesi. In tal senso la comunicazione potrebbe svolgere un ruolo importante.

Umberto Ricardi, Presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Torino, ha parlato di un sapere critico inserito in un processo che non può più essere inteso come separato ma integrato. "Non è più solo un mandar malati - aggiunge -  ma essere integrati in un sistema". Una struttura cioè da intendersi in modo dinamico, non solo come edificio ma come organizzazione in cui fra l'altro l'intelligenza artificiale potrebbe apportare un grande contributo.

Antonio Amoroso, già Direttore del Dipartimento trapianti della città della Salute e della Scienza,  ha fatto notare come in Italia vi siano figure professionali in ambito sanitario di primissimo piano, delle vere eccellenze. E' soprattutto merito loro, continua il relatore, se ospedali pur vecchi sono all'avanguardia in molti settori. Quello dei trapianti a Torino ne è un esempio. Ma sottolinea ancora come molte strutture non siano più adeguate. A conclusione dell'intervento chiede infatti al pubblico se sarebbe  disposto a salire su di un aereo degli anni Trenta pur con il miglior pilota in circolazione...

 

Per l'occasione è stato infine presentato un breve excursus de "il progetto in 10 punti"

dove al punto n°1 è possibile leggere "E' al servizio di tutti, per offrire prestazioni evolute, più efficaci e più sicure, salvaguardando e ampliando il diritto fondamentale alla salute".

 

Mentre per quanto riguarda le dimensioni di un progetto che occuperà circa 63.000 mq nella zona Sud di Torino,  va detto che le teorie sulle dimensioni degli immobili legati a imprese e progetti vari, sono cambiate nel tempo. In molti casi le grandi strutture otto-novecentesche ad un certo punto hanno lasciato spazio a strutture tecnologicamente più avanzate e di minori dimensioni, erano i tempi di "piccolo è bello". Oggi la multidisciplinarietà con cui la ricerca e la scienza moderna affrontano i problemi richiedono altri e nuovi approcci in cui le dimensioni spesso risultano strettamente connesse a relazioni, funzioni, organizzazione, innovazioni tecnologiche.  Per questo occorre, come anche citato durante gli interventi, un nuovo modo di pensare.

 

Il decalogo è la composizione di una serie di punti che verranno approfonditi in un ciclo di 4 incontri:

- 14 Novembre  2023 - Cos'è il Parco? Modelli, funzionamento, procedure, tempi. 

Castello del Valentino - Politecnico di Torino.

 

- Febbraio 2024 - Diritto alla salute e prestazioni sanitarie integrate.

Campus Einaudi, Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino.

 

- Marzo 2024 - Salute, Parco e Sviluppo. 

Unione Industriali Torino.

 

- Aprile 2024 - Il Parco: Ricerca, Assistenza e Didattica.

Scuola di Medicina Università degli Studi di Torino