Promuovere e facilitare tra gli operatori turistici italiani e internazionali la cultura del Turismo delle Radici, allo scopo di sviluppare i viaggi di ritorno alle radici con la creazione di proposte specifiche per questa tipologia di viaggiatori. Torna a Matera il 20 e il 21 novembre “Roots-In”, la Borsa internazionale del Turismo delle Radici organizzata dalla Regione e dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, in collaborazione con l’ENIT e con il patrocinio del MAECI. Tante le novità della seconda edizione che cade alla vigilia del 2024, Anno delle Radici italiane. È l'occasione per “favorire l'incontro tra domanda e offerta in un settore che coinvolge le nostre comunità all'estero e che è strategico per il sostegno al turismo", afferma Giovanni Maria De Vita, responsabile del Progetto “Turismo delle Radici” presso la Direzione Generale Italiani all’Estero del Ministero Affari Esteri, alla conferenza di presentazione della Borsa internazionale, a Roma il 18 ottobre.

"La collaborazione con Enit è fondamentale per creare un'offerta strutturata - prosegue De Vita -, abbiamo verificato il potenziale in Italia e la presenza di molti operatori interessati a sviluppare questo segmento". De Vita ricorda che il ministero degli Esteri "ha un ruolo di cerniera con gli italiani all'estero" e spiega che durante il 2024, Anno delle radici italiane, si terranno "numerosi eventi realizzati con l'interesse per le nostre comunità come riferimento. Siamo convinti di superare questa sfida con la rete che abbiamo costruito sul territorio e con la collaborazione degli enti locali che si occupano di promozione". De Vita accende poi i riflettori sull'importanza della formazione, "la chiave di successo per la buona riuscita di un prodotto turistico. Bisogna formare gli operatori, soprattutto per il turista delle radici che ha esigenze specifiche. La collaborazione con i territori è fondamentale, ci saranno attività che mirano a incrementare la domanda di questo tipo di viaggi". Fondamentale, inoltre, "muoversi con una campagna di comunicazione adeguata. Una grande sfida che accettiamo perché siamo convinti della qualità dei nostri partner", conclude De Vita annunciando che a Matera, il 22 novembre, si terrà la riunione del tavolo tecnico sul turismo delle radici, che “permetterà di approfondire il tema e fare il punto della situazione con tutti quelli che sono stati da ispirazione al progetto". Fondamentale è "fare sistema con il resto del Paese - sottolinea Ivana Jelinic, CEO di ENIT -. Alcuni Paesi hanno manifestato nel tempo un grande desiderio" nei confronti del settore, prosegue Jelinic sottolineando alcuni tratti che caratterizzano il turista delle radici: "la permanenza di soggiorno è lunga e la capacità di spesa è considerevole, si tratta di soggetti sui quali possiamo esprimerci al meglio. Non si tratta del turista mordi e fuggi". "È un tema interessante che porta molte opportunità per i territori e per la nostra economia. Tutto ciò che può essere messo in campo è bene che abbia un coordinamento, è bene che il sistema Italia faccia rete e che trovi il sostegno tra gli attori della filiera. Enit - conclude Jelinic - offre il suo contributo anche tramite i suoi uffici all'estero: 'antenne' che riportano nella nostra realtà le esigenze e i bisogni". Secondo Antonio Nicoletti, direttore generale di APT Basilicata, "il tema del turismo delle radici è centrale ed è di assoluto rilievo che si sia colta la centralità di questo segmento. La Basilicata si pone come regione che offre un momento di incontro tra la domanda e l'offerta". "Nei primi 8 mesi del 2023, nel nostro osservatorio lucano, abbiamo visto un incremento a doppia cifra rispetto al 2019 in quei mercati dove più abbiamo interesse. Gli Stati Uniti sono il secondo mercato per la regione dopo la Francia, con un incremento del 44%. Dati provvisori che potranno solo migliorare", prosegue Nicoletti snocciolando i numeri dell'incremento nei mercati di riferimento: "+61% in Argentina, +81% in Brasile, +55% in Australia. Un dato che traccia un legame che abbiamo costruito". E anche i numeri della Borsa crescono: se lo scorso anno ci furono 50 buyer, quest'anno se ne attendono 80, tra cui 17 dagli Usa, 17 dall'Europa, 5 dal Messico, 7 dal Canada, 17 dal Brasile, 10 in Argentina, 3 dall'Australia. A Matera saranno presentati anche studi per quantificare l'impatto del turismo delle radici: "Il Sistema nazionale, sia pubblico che privato, si sta orientando nel favorire lo sviluppo di questo segmento e favorire output secondari legati all'invigorire i legami con gli italiani nel mondo", spiega Nicoletti sottolineando che si tratterà di "un momento di riflessione" con un focus anche sulla rigenerazione dei borghi, perché “dall'emigrazione si può trarre una nuova linfa per i territori colpiti dallo spopolamento". Fondamentale, infine, la formazione: "Il sistema Italia si sta orientando a organizzare quello che serve al turista delle radici, un tipo di competenze specifico", conclude Nicoletti.