Situato nella suggestiva Valle del Triponzio, un affluente vitale del fiume Esino, Morro d'Alba si erge con fierezza nel cuore delle colline marchigiane, in provincia di Ancona. Le sue radici affondano nei secoli più remoti, testimoniando una presenza umana che risale addirittura all'epoca paleolitica e neolitica. Nella frazione di Sant’Amico, invece, sono stati ritrovati i resti di un antico insediamento romano, cancellato dalla furia dei Goti. Al centro di Morro d'Alba si erge la maestosa cinta muraria a pianta pentagonale, che racchiude il borgo storico e dà ai visitatori un primo assaggio del fascino cittadino.

Questa struttura ospita il suggestivo Camminamento di Ronda, noto come "La Scarpa", un percorso seicentesco coperto, lungo 300 metri, che offre panorami mozzafiato sulla campagna circostante, dai Monti Sibillini al Conero. Il Camminamento conduce ai Torrioni panoramici, di origine medievale, permettendo agli visitatori di godere di una vista ampliata sulla campagna circostante. Sul Camminamento di Ronda, inoltre, si affacciano gli ingressi di locali privati e pubblici come il Museo Utensilia, ospitato nei sotterranei del Castello medievale, che conserva una raccolta ragionata degli strumenti della cultura mezzadrile. Da vedere anche il palazzo comunale (1763-1775), la Chiesa di San Gaudenzio (1763), la torre civica munita di orologio, l'Auditorium di Santa Teleucania (1670) e la fontana in piazza Tarsetti che reca il graffito del maestro Enzo Cucchi, esponente della Transavanguardia, nato a Morro d’Alba. Il borgo è rinomato per il suo Vino Lacrima di Morro d'Alba DOC, celebre anche tra i palati più esigenti come quello dell'Imperatore Federico Barbarossa. Questo vino pregiato è impiegato anche nella cucina locale, arricchendo piatti tradizionali come le tagliatelle al ragù di carni e i potacchi di coniglio e pollo. Il territorio è rinomato anche per la produzione del Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi. La cittadina è il fulcro di feste ed eventi che attirano turisti ed emigrati di ritorno da ogni parte del mondo, dando nuova linfa alle radici culturali locali. Tra le manifestazioni più attese, il Cantamaggio nel terzo weekend di maggio rievoca gli antichi canti rituali della tradizione popolare, mentre la Festa del Lacrima di Morro d'Alba e Tartufo di Acqualagna (terzo weekend di ottobre) celebra l'eccellenza enogastronomica locale. La cucina marchigiana è una festa per i sensi, con piatti tradizionali come ragù di carni e "rigaje" (interiora) di pollo, gnocchi alla papera e, soprattutto, i "frascarelli" (la "polenta dei poveri"), una polenta bianca arricchita con riso e condita con sugo di maiale, salsiccia e pomodoro. Morro d'Alba è un gioiello nascosto che attende solo di essere scoperto, un'oasi di storia, cultura e sapori autentici che incanta i visitatori con il suo fascino senza tempo.

COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Ancona (11 km), mentre le stazioni ferroviarie sono quelle di Chiaravalle (9 km) e Jesi (10 km). In automobile da Roma: prendere A1dir/E35, continuare su A1, SS 675, SS 3bis, SS 318 e SS 76, prendere l'uscita Castelbellino, continuare su Via Madonna del Piano, Via Cornacchia, Strada Provinciale 38 e Strada Provinciale 18 in direzione di Morro d'Alba.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Sulla costa sono da vedere Ancona e Senigallia. Nell'entroterra, invece, è da vedere il Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi.

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