Sappada, Sauris, Resia, Trieste e Muggia, ma anche in Carnia, nelle Valli del Natisone, in Carso e a Monfalcone: il Carnevale in Friuli Venezia Giulia affonda le radici nella storia, nelle strade dei suoi borghi e delle sue città, dal mare alla montagna, dove si respira uno spirito gioioso e dissacrante. Festeggiamenti dal sapore antico in un’atmosfera di allegria e genuinità, maschere di legno intagliate e dipinte, sfilate di carri allegorici, appuntamenti musicali e danzanti, per non parlare dei coriandoli, la cui invenzione è rivendicata proprio dalla città di Trieste. Ma è a tavola che si può continuare a scoprire la vera essenza del Carnevale, con i piatti e i dolci più originali del Friuli Venezia Giulia.

Fespo dopo tanti anni di assenza, torna a Zurigo. Tante le destinazioni viaggio presentate al pubblico, nel grande spazio espositivo di Oerlikon.

Passeggiare tra paesi diversi e lontani è possibile solo fino a domenica! Affrettatevi.

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Tutto quello che si puo' vedere a Barcellona, arrivando dal mare.

Un giorno a Palermo

Un giro a Malta in un giorno assolato di gennaio

Torrazzo, uno dei campanili più alti del mondo; Torrone, nato in queste zone e poi diffusosi in tutto il mondo e, forse, ma qui vi sono parecchie voci contrastanti, Tognazzi, uno dei più grandi attori italiani. Cremona è considerata la città delle tre T, tre parole che danno un assaggio della bellezza che questa città può offrire. Ovviamente non si può che non partire dal Torrazzo per visitare questo capoluogo di provincia: dall’alto della torre è possibile ammirare tutta la città, arrivando con lo sguardo fino al vicino Po. Una volta scesi dalla torre vale la pena camminare fino al vicino Duomo che, grazie ai diversi interventi di restauro nel corso degli anni, oggi ha al suo interno elementi romanici, gotici e barocchi.

Per lungo tempo considerata una zona malfamata della città, Le Panier è un vecchi quartiere di Marsiglia, caratterizzato da molte strade strette, quindi molto godibile ai pedoni. Oggi grazie alla ristrutturazione urbana dell’ Euroméditerranée, è diventato un quartiere turistico ricco di atelier di artisti, sopratutto ceramist, pittori, galleristi, e piccole botteghe attente all’impatto ambientale con tanti prodotti a chilometro zero. Un quartiere di grande ispirazione vicino poi al complesso museale, visitabile gratuitamente la Chapelle du centre de la Vieille Charité. 

 Montagne e ghiacciai ovunque si guardi. Questo è il panorama che un visitatore potrebbe ammirare una volta arrivato a La Thuile, un piccolo comune della Valle d’Aosta, ai confini tra Italia e Francia. La Thuile è infatti l’ultimo paesino del Colle del Piccolo San Bernardo, lungo la strada internazionale che collega le due nazioni e, per questo, può esser facilmente considerato un ponte tra due culture. Il passo era utilizzato fin dall’epoca antica, rendendo di fatto questi comuni dei crocevia di popolazioni: non stupisce infatti la presenza di diverse tracce romane, o di altre popolazioni come i Salassi. I Salassi erano un popolo celtico, che appunto si era insediato anche nelle vicinanze di quello che oggi è il territorio di La Thuile, e che ha lasciato uno dei pochi megaliti presenti in Italia: si tratta del Cromlech del Piccolo San Bernardo, una costruzione imponente di 80 metri di diametro, formata da 46 pietre allungate, disposte a circa tre metri le une dalle altre.

Pochi luoghi in Italia, e probabilmente nel mondo, eguagliano la bellezza della costiera amalfitana. Questa zona, ricompresa nella provincia di Salerno, deve la sua fama al clima, al mare e, non per ultimo, alla presenza di vere e proprie perle come Positano. Tra i posti più conosciuti di tutta la Costiera, Positano attira da sempre turisti e curiosi da ogni parte del mondo, che vengono in Campania per godere del mare, assaporarne la cultura e, non meno importante, il cibo.






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