L’utilizzo di piattaforme di medicina digitale e i dati forniti in maniera anonima dagli utenti raccolti online possono aiutare a prevedere l’andamento di una malattia infettiva, identificare punti geografici a maggiore o minore diffusione e sostenere chi è chiamato a contrastare fenomeni pandemici. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato di recente sul Journal Of Medical Internet Research (JMIR) realizzato da esperti digitali in collaborazione con l’Unità di Ricerca Medicina Predittiva e Preventiva dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, il più grande Policlinico e Centro di ricerca pediatrico in Europa, e Paginemediche, startup innovativa in ambito medicina digitale.

Durante una pandemia, l’accesso da parte degli utenti a un sistema digitale costituisce una sorgente informativa che può aiutare le attività di sorveglianza tradizionale, consentire di prevedere con anticipo eventuali aumenti dei casi di malattia e supportare le decisioni per le strategie preventive. Nel corso della pandemia di COVID 19, ad esempio, il Ministero della Salute ha utilizzato i dati relativi alle diagnosi effettuate sui tamponi positivi insieme ad altri indicatori per programmare strategie preventive, incluse le restrizioni sugli spostamenti e le attività sociali, e per prevedere gli scenari possibili a distanza di tempo. Dato che la sorveglianza delle malattie è condizionata dai tempi necessari a fare la diagnosi e a trasmettere i dati ad essa associati, gli epidemiologi sono interessati a valutare informazioni accessorie a quelle di sorveglianza tradizionale che possano fornire indicazioni più precoci. La disponibilità di informazioni rapide, tuttavia, va valutata rispetto all’attendibilità delle informazioni stesse. L’uso di internet da parte degli utenti rappresenta pertanto uno dei dati che più volte è stato considerato come accessorio ai dati di sorveglianza delle malattie, ambito nel quale si sono cimentati colossi del web come Google con alterni successi. Il gruppo di ricercatori ha preso in esame un totale di 75.557 sessioni nel sistema di supporto decisionale online (chatbot) sviluppato da Paginemediche, un semplice strumento accessibile su internet che ha lo scopo di rispondere ai quesiti degli utenti riguardo COVID19 e di raccomandare i comportamenti più appropriati in accordo con quanto previsto dal Ministero della Salute. Le raccomandazioni riguardavano in particolare gli utenti con sintomi oppure quelli con un contatto stretto con un individuo positivo per COVID 19. Questo sistema di supporto alle decisioni dell’utente, liberamente accessibile in una chat guidata da un algoritmo, è rimasto in funzione fin dall’inizio della pandemia, a marzo 2020, su tutto il territorio nazionale ed oggi è stato esteso alla valutazione di altre condizioni e a supporto dell’identificazione precoce di ulteriori patologie, oltre il Covid19.