Un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS One e condotto in collaborazione tra l’Università di Bologna, la Sapienza Università di Roma e l’Università di Modena e Reggio Emilia ha rivelato una differenza significativa nei tempi di sviluppo dentale tra i bambini medievali italiani e i bambini europei moderni.

Un team di ricercatori, coordinato dal Prof. Paolo Tarolli, del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova, ha condotto uno studio per determinare le principali cause globali dell’intrusione del cuneo salino nell’agricoltura costiera e quantificare l’estensione delle aree potenzialmente a rischio. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista «Environmental Research Letters» e vede come prima autrice la dott.ssa Aurora Ghirardelli del TESAF. L'agricoltura costiera riveste un ruolo fondamentale per la produzione alimentare globale.

Si chiama (2060) Chirone ed è un oggetto unico nel Sistema solare. Piccolo corpo celeste la cui orbita irregolare è situata fra quelle dei giganti gassosi Saturno e Urano, è grosso quanto un asteroide - le sue dimensioni sarebbero nell’ordine del centinaio di chilometri - adornato però dalla chioma tipica di una cometa, scoperta verso la fine degli anni ’80. Ce ne sarebbero altri di oggetti ibridi, un po’ asteroidi un po’ comete, i cui giri si svolgono fra l’orbita di Giove e quella di Nettuno, e che sono stati denominati centauri in virtù della loro duplice natura. Ma Chirone sembrerebbe proprio un oggetto speciale. “È stravagante quando lo confrontiamo alla maggior parte degli altri centauri” dice l’astronomo Charles Schambeau, della University of Central Florida in un articolo del magazine dell’Inaf.

Una nuova generazione di microsatelliti in plastica, modulabili come mattoncini LEGO, che integrano i collegamenti elettrici tra le diverse schede operative al loro interno e quindi più leggeri, spaziosi ed efficienti: è questo l’obiettivo del progetto RISE (Resilient Integrated Structural Elements) dell’Università degli Studi di Trieste e dell’azienda PICOSATS. La stazione spaziale internazionale, dal 6 novembre ne ospita un prototipo molto speciale ideato dai ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste e dall’azienda spin off dell’ateneo PICOSATS. Si tratta di un cubo in materiale plastico percorso da piste conduttrici (circuiti) che servono a collegare le schede operative montate all’interno dell’oggetto.

Strutture in silicio dell’ordine di grandezza di nanometri (nanostrutture) e integrabili su chip che funzionano da generatori termoelettrici, convertendo direttamente il calore in energia elettrica. La novità arriva da un team di ingegneri elettronici del dipartimento di ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, che hanno pubblicato due lavori su riviste internazionali, dimostrando la validità di una tecnologia basata su un materiale, come il silicio, biocompatibile e non inquinante (si ricava a partire dalla sabbia) per la produzione di “green energy”.

Se l’applicazione dell’intelligenza artificiale è ormai di uso comune per l’individuazione e la lettura delle espressioni umane, finora la sua applicazione per specie di primati che non fossero l’uomo era inesplorata. L’Università di Torino è promotrice del primo studio orientato all’utilizzo dell’I.A. per decodificare le espressioni facciali dei primati non umani.

La posizione del Parlamento europeo sul bilancio UE del prossimo anno, adottata mercoledì, fissa il livello complessivo degli stanziamenti di impegno a quasi 201 miliardi di euro, 1,24 miliardi in più rispetto alla proposta della Commissione presentata a giugno. I deputati hanno aumentato i finanziamenti per programmi necessari per affrontare le sfide sanitarie, aiutare i giovani, sostenere l'agricoltura e le zone rurali, aiutare le persone colpite da calamità naturali, promuovere l'azione per il clima, gestire le esigenze di migrazione e sicurezza e rafforzare il sostegno dell'UE alle regioni limitrofe insieme a crisi geopolitiche e umanitarie globali.

Il Politecnico di Torino entra a far parte dell’Energy Transition Campus Amsterdam-ETCA. Il 3 ottobre scorso, alla presenza di Massimo Santarelli, docente presso il Dipartimento Energia-DENERG, è stata celebrata l’adesione ufficiale dell’ateneo torinese all’Open Campus creato dalla società Shell. Il Politecnico di Torino si unisce così ai numerosi attori che, nel tempo, hanno deciso di aderire ai valori sostenuti dalla comunità nata nel cuore dell’Europa per fronteggiare le sfide energetiche del nostro tempo e contribuire, con la ricerca e lo spirito d’impresa, al successo della transizione energetica. Al centro del progetto, l’idea di concentrare in un unico campus collaborazione, tecnologia e innovazione: la missione dell’ETCA è quello di riunire le persone giuste, i veri innovatori, in un unico luogo, per lavorare oggi alle soluzioni energetiche di domani e renderle disponibili per l'uso quotidiano il prima possibile.

È partita ufficialmente “Citizen Salad - Chi vive sulle foglie di insalata”, una campagna di crowdfunding che si pone l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza in un esperimento di citizen science volto a mappare le comunità di batteri presenti sulle foglie di insalata coltivate in diversi ambienti, sia urbani che rurali, per capire il loro impatto sul benessere della flora batterica intestinale umana. Il progetto è stato selezionato dall’Università di Torino con la terza edizione del bando Funds Together ed è possibile sostenerlo sulla piattaforma Ideaginger.it.








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