Su strada, negli spazi indoor o nel fango e nella neve, la bicicletta è diventata un elemento fisso del panorama sportivo mondiale. E la Svizzera può essere davvero orgogliosa dei suoi numerosi contributi al successo del ciclismo.

Dalla sua invenzione nel XIX secolo, la bicicletta è sempre stata utilizzata in ambito sportivo. Tanto che negli ultimi 150 anni, è diventata uno degli attrezzi sportivi più usati al mondo. La sua evoluzione non riguarda solo l’aspetto tecnologico e strutturale, ma anche le sue molteplici applicazioni. Oltre alle varie corse su strada, i ciclisti si cimentano anche in gare indoor, nel cross-country e persino su terreni accidentati. Sono state introdotte anche discipline completamente nuove come la ciclopalla, inventata dal ciclista acrobatico svizzero Nick Kaufmann alla fine del XIX secolo.

Ma non è solo grazie a Nick Kaufmann e alla sua nuova spettacolare disciplina che la Svizzera ha raggiunto grandi traguardi nel ciclismo. Oltre a numerosi titoli e medaglie internazionali, gli svizzeri hanno sempre cercato di superarsi sulle due ruote. Come nel caso dell’argoviese Hans Renold che, nel 1880, ha inventato la catena a rulli, migliorando notevolmente la trasmissione della potenza e contribuendo così alla rapida diffusione della bicicletta a livello mondiale. Questo tipo di catena è ancora oggi utilizzato sulla maggior parte delle biciclette, anche in ambito sportivo.

La mostra allestita al Museo nazionale Zurigo offre ai visitatori una piccola panoramica sulla ricca storia del ciclismo svizzero: dalla A di astri del ciclismo, alla S di sport operaio fino alla Z di Zurigo-Oerlikon, sede del velodromo.

www.landesmuseum.ch