Al vernissage, presentato da Cristina Fantoni e Nino Morici, il 13 ottobre al Festival dello Sport di Trento, hanno partecipato molti volti noti dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e delle aziende che fanno e faranno parte della grande famiglia del Giro d’Italia. Sul palco del teatro sono intervenuti anche il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Primož Roglič, Filippo Ganna, Jai Hindley e il tre volte Campione del Mondo Peter Sagan oltre a un grande corridore che ha fatto la storia della Corsa Rosa come Vincenzo Nibali che ha commentato le tappe principali.

Per svelare il Trofeo e parlare di Giro d’Italia Women due Campionesse del pedale quali Elisa Longo Borghini e Letizia Paternoster. La tappa da segnare in rosso per gli appassionati trentini è la numero 17, in programma mercoledì 22 maggio e definita da Vincenzo Nibali la tappa chiave del Giro: dopo la partenza di Selva di Val Gardena si scalerà subito il Passo Sella, quindi discesa lungo la val di Fassa e Fiemme fino a Predazzo. Da qua il gruppo proseguirà in direzione del passo Rolle, valicato il quale la discesa finirà a Fiera di Primiero prima di scalare il passo Gobbera e due volte il passo Brocon dove è posto l’arrivo. Il giorno dopo la carovana rosa riprenderà il suo tragitto da Fiera di Primiero in direzione Padova dopo aver attraversato gli abitati di Imer e costeggiato il lago Schener ai piedi di monte Croce. Come detto la partenza sarà dal Piemonte. Dopo la tappa inaugurale Venaria Reale-Torino di 136 km nel giorno del 75° anniversario della tragedia che colpì il Grande Torino., il giorno dopo si inizia già a salire perché la seconda tappa parte dal Canavese (San Francesco al Campo) e termina alla salita di Oropa (150 km) dove nel 1999 Marco Pantani realizzò una delle più belle imprese in salita rimontando 49 ciclisti dopo un problema meccanico e vincendo la tappa. Il primo scossone alla classifica arriverà nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 maggio con la cronometro Foligno-Perugia: 37.2 km con gli ultimi 4 in salita per giungere al centro storico Dopo la fatica contro il tempo ecco il secondo arrivo in salita sui 14 km di Prati di Tivo (Spoleto-Prati di Tivo 153 km), già sede di tappa alla Tirreno-Adriatico in diverse occasioni. Molto impegnative anche le frazioni che concludono la seconda settimana del Giro, sabato 18 e domenica 19 maggio. Un fine settimana con due tappe molto impegnative: Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda: cronometro individuale (31.0 km) e Manerba del Garda-Livigno (Mottolino) di 223 km con arrivo in salita inedito. La cronometro piatta e velocissima è l’ultima occasione per gli specialisti per accumulare vantaggio sugli scalatori, ma già il giorno successivo questi ultimi avranno l’occasione se non di ribaltare la situazione almeno di rosicchiare secondi, o minuti, agli avversari: per arrivare a Livigno si supereranno 5200 m di dislivello con nel finale l’interminabile Forcola di Livigno (sconfinamento in Svizzera) e l’arrivo al Mottolino dove gli ultimi 1800 m percorrono su asfalto una pista di sci con un’alternanza di rampe al 18% e brevi tratti quasi piatti. Dopo un giorno di riposo le due tappe trentine descritte nelle righe sopra saranno anticipate dalla La Livigno-Santa Cristina Valgardena (Monte Pana) propone 4400 m di dislivello con la cima Coppi dello Stelvio culminanti con i 2 km conclusivi di Monte Pana sempre sopra il 10%. La tappa di media difficoltà di Sappada (154 km da Mortegliano con Passo Duron e Sella Valcalda prima del finale anticipa la resa dei conti della Alpago-Bassano del Grappa (175 km con due scalate del Monte Grappa da Semonzo). Ultima fatica a Roma con il circuito passerella nella Città Eterna.