Che sia dopo un’intensa giornata di lavoro o magari prima di uscire a cena con gli amici per dare inizio al fine settimana, che anticipi un pranzo importante o che rappresenti niente di più che una scusa per fare qualcosa di mondano e uscire dalla solita routine, l’aperitivo è ormai un rito al quale gli italiani non sanno rinunciare. Un’occasione che abbina convivialità, spensieratezza, buonumore e sapore.

Basta camminare per il centro di qualche città (non per forza metropoli) per trovare una sempre crescente gamma di luoghi in cui gustare il celebre poke. Quella che pochi anni fa sembrava una semplice moda passeggera, forse buona più per qualche post su Instagram che per placare gli appetiti dei clienti, è invece una realtà sempre più concreta e fiorente, con numerosi franchising che aprono store e negozi in tutte le regioni, pronti ad accogliere i clienti o ad arrivare a casa loro grazie al delivery.

Si dice che tutto sia politica; anche il cibo, quindi? La risposta è sì, come conferma un recente curioso sondaggio condotto da Uber Eats che rivela quali sono i cibi che oggi gli italiani associano agli schieramenti politici tradizionali. E non solo. Insomma, se vi siete mai chiesti se una pizza o un’insalata siano di destra o di sinistra, siete nel posto giusto per saperne di più. Entriamo nel dettaglio del partitismo culinario. La dieta ipocalorica è vista, dai rispondenti al sondaggio, come affine alla destra, la gauche nostrana è invece fruttariana, mentre il centro non disdegnerebbe una bella e salutare dieta vegana.

Sta per tornare il weekend del Gusto a Modena: dal 7 al 9 Ottobre, nella città della Ghirlandina e in provincia andrà in scena Gusti.a.Mo22, la principale manifestazione enogastronomica dedicata alle eccellenze del territorio organizzata da Piacere Modena con il patrocinio del Comune di Modena, della Provincia di Modena, del Comune di Fiorano Modenese, del Comune di Carpi, della Regione Emilia Romagna e della Camera di Commercio di Modena, ed il contributo di F.A.MO Fondazione Agroalimentare Modenese.

Sarà l’Italia ad ospitare quest’anno il forum mondiale dedicato al turismo enologico.
Langhe, Monferrato e Roero, patrimonio culturale dall’UNESCO, faranno da scenario alla sesta edizione della conferenza mondiale promossa dalla World Tourism Organization, organizzata con il Ministero del Turismo, ENIT e Regione Piemonte ad Alba dal 19 al 21 settembre prossimi. Obiettivo dell’evento è la crescita del settore enogastronomico, che, come ha dichiarato il Ministro Massimo Garavaglia, “si sta rivelando sempre più una leva fondamentale per il turismo italiano.

Vino, olio, mele, dadi e insaporitori, succhi di frutta, detersivi e detergenti realizzati con metodi naturali ed ecosostenibili. Sono queste alcune delle eccellenze che il Trentino ha messo in mostra alla Biofach, la più importante fiera internazionale dedicata al biologico che si tiene ogni anno a Norimberga, in Germania, tornata in presenza dopo un’edizione 2021 interamente digitale. Nel centro congressi di Norimberga si sono dati appuntamento a fine luglio, in un’inedita veste estiva, quasi 2.300 espositori provenienti da 94 Paesi, che si sono confrontati con oltre 24 mila visitatori.

Si chiama “Wine to Asia” la nuova manifestazione fieristica dedicata ai professionisti del settore vinicolo dell’area Asia/Pacifico che, organizzata da Veronafiere-Vinitaly grazie alla partnership con Pacco Communication, si terrà a Shenzhen World, a Shenzhen, dal 26 al 28 agosto.
A Wine to Asia – che punta a diventare la manifestazione di riferimento degli operatori nella Great Bay Area, regione in cui opera il 30% dei professionisti in wine and spirits - saranno presenti più di 450 espositori e si prevedono circa 10,000 visitatori

Allegrini, storico produttore della Valpolicella Classica, presente in 80 Paesi ed in tutti i continenti vedrà a partire da settembre 2022 due suoi vini iconici ed ambasciatori dell’Azienda: La Poja 2017 e Fieramonte Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2015, essere presenti su La Place de Bordeaux, il sistema distributivo che mette insieme Chateaux, négociant e wine merchant di tutto il mondo, su cui poggia la commercializzazione dei vini di Bordeaux sin dal XVII secolo. La distribuzione, che esclude Italia e Nord America, verrà curata nel mondo da Timothée Moreau di Le Bureau des Grand Vins e da dieci dei più prestigiosi Négociants.

Nell’ultimo anno l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP ha visto incrementare il prodotto imbottigliato con valori a due cifre, nell’ordine di un + 60 per cento. Un risultato più che lusinghiero per un’eccellenza agroalimentare del Made in Italy conosciuta ed universalmente apprezzata in tutto il mondo, considerato il clima di incertezza generale a livello internazionale che ancora non si è completamente dissolto, dopo gli anni difficili della pandemia e delle ulteriori crisi che nel frattempo sono intervenute sul piano politico ed economico a livello globale.








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