"Secondo la Direzione generale della programmazione sanitaria si stima che manchino 4.500 medici e circa 10 mila infermieri a livello nazionale. Questo ha portato a gettonistiche operative con effetti deleteri sul sistema". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il 20 febbraio in audizione in commissione Affari sociali alla Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla medicina di emergenza e i pronto soccorso. "Per l'anno 2022 - rileva il ministro della Salute

- i dati del flusso Emur riportano più di 17 milioni di accesso in pronto soccorso: il 12% in codice bianco, massima attesa 240 minuti previsti; il 50% in codice verde, massimo 120 minuti; il 19% in codice azzurro, massimo 60 minuti; il 17% in codice arancione, massimo 15 minuti e il 2% in codice rosso, non differibile, quindi massimo 0 minuti. La stima degli accessi evitabili, considerando i codici bianchi e i codici verdi con dimissioni a domicilio, riporta una percentuale sul totale degli accessi al pronto soccorso pari al 40%". Collegata al tema della carenza di personale, spiega Schillaci, è anche la "scarsa attrattività delle borse di specializzazione: solo la metà delle borse di medicina d'emergenza-urgenza vengono realmente assegnate, a causa delle condizioni di lavoro stressanti e pericolose, sia fisicamente per le aggressioni sia nel contenzioso medico legale e d'altra parte bisogna considerare l'impossibilità di svolgere libera professione e la difficoltà nell'aggiornamento professionale". "Con il precipuo intento di arginare il fenomeno dei cosiddetti medici a gettone - ricorda il ministro - si è intervenuti con il dl 34 del 2023, convertito nella legge 56/2023, prevedendo all'articolo 10 le esternalizzazioni dei servizi medico-sanitari a terzi, con la stipula di contratti in un'unica soluzione, nei soli casi di necessità e urgenza, laddove non sia possibile sopperire altrimenti alla carenza di personale sanitario". Schillaci sottolinea inoltre di aver voluto inserire, tra i collegati alla manovra 2024, "due importanti disegni di legge per il potenziamento dell'assistenza territoriale e ospedaliera e per la riforma delle professioni sanitarie che, con il supporto del Parlamento e delle competenti commissioni parlamentari, intendo definire e portare all'approvazione nel corso di quest'anno anno". Infine, il ministro evidenzia la necessità di rendere strutturale lo "scudo penale", su cui è intervenuto il Milleproroghe: "Tra un mese la commissione Nordio terminerà i propri lavori: credo che sia necessario rendere strutturale il provvedimento dello scudo penale per la responsabilità penale dell'atto medico, che ora è esteso a tutto il 2024, anche sulla base della conclusioni della commissione".