Le prime stelle e galassie nella storia dell’universo, nate oltre tredici miliardi di anni fa, quando il cosmo aveva solo poche centinaia di milioni di anni d’età, si sono formate a partire da una miscela di gas neutro, costituito principalmente da atomi di idrogeno. La radiazione energetica proveniente da queste prime stelle e galassie ha poi contribuito, nelle centinaia di milioni di anni seguenti, a trasformare questo gas e ionizzarlo, cioè scinderlo in elettroni e protoni.

Ispirarsi all’efficienza energetica del cervello copiandone la struttura per creare computer più potenti: un team di ricercatori del Politecnico di Milano, dell'Empa e del Politecnico di Zurigo ha sviluppato un memristore più potente e più facile da produrre rispetto ai suoi predecessori e i risultati sono stati pubblicati su "Science Advances". I ricercatori stanno sviluppando architetture informatiche ispirate al funzionamento del cervello umano attraverso nuovi componenti che, come le cellule cerebrali, combinano la memorizzazione e l'elaborazione dei dati. I nuovi memristori si basano su nanocristalli di perovskite alogenata, un materiale semiconduttore noto per la produzione di celle solari.

Tra i tanti consigli che devono tenere particolarmente a mente le future mamme, uno è decisamente importante: bere, bere, bere. Certo, non bisogna assolutamente esagerare, siamo d’accordo, ma l’idratazione è un’alleata formidabile durante la gravidanza. Basti pensare che essa porta benefici non solo alla futura mamma ma anche al feto. Non va dimenticato che la gravidanza comporta un cambiamento del corpo e delle sue necessità;

Uno studio sul campo condotto da ricercatori dall’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Igg) e dall’Università Statale di Milano ha ricostruito e analizzato il clima che ha caratterizzato nei millenni passati la Mesopotamia – cioè la regione compresa tra gli attuali Iraq, Iran, Turchia e Siria - con l’obiettivo di comprendere quale ruolo abbia avuto nello sviluppo delle prime civiltà di agricoltori e allevatori del vicino Oriente, la c.d. Mezzaluna Fertile.

Prosegue l’esplorazione spaziale dell’Inaf, l’istituto nazionale di astrofisica. Grazie ai radiotelescopi ASKAP e Parkes (Murriyang), entrambi sviluppati e gestiti dall’Agenzia scientifica australiana CSIRO, sono state portate a termine le osservazioni radio di una vasta sezione del piano galattico della Via Lattea (circa l’1%). A coordinare il gruppo internazionale di ricerca che ha utilizzato il “grande disco” di Parkes per “fotografare” una porzione del disco della nostra galassia, sono stati proprio i radioastronomi dell’Inaf, nell’ambito del progetto di ricerca PEGASUS. L’immagine è stata unita a quella realizzata con le antenne ASKAP per il progetto EMU, guidato dalla Macquarie University a Sydney, Australia, ottenendo un risultato di straordinaria qualità.

Prosegue l’esplorazione spaziale dell’Inaf, l’istituto nazionale di astrofisica. Grazie ai radiotelescopi ASKAP e Parkes (Murriyang), entrambi sviluppati e gestiti dall’Agenzia scientifica australiana CSIRO, sono state portate a termine le osservazioni radio di una vasta sezione del piano galattico della Via Lattea (circa l’1%). A coordinare il gruppo internazionale di ricerca che ha utilizzato il “grande disco” di Parkes per “fotografare” una porzione del disco della nostra galassia, sono stati proprio i radioastronomi dell’Inaf, nell’ambito del progetto di ricerca PEGASUS.

Passi in avanti nella cura dei tumori: TOP-IMPLART l’innovativo acceleratore lineare di protoni realizzato da ENEA presso il Centro Ricerche di Frascati (Roma), in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE-IFO), ha raggiunto una energia pari a 71 MeV, primo valore di interesse clinico per il trattamento di alcuni tumori superficiali come il melanoma oculare. L’impianto unico nel suo genere in Italia anche per applicazioni di radioterapia oncologica sempre più efficaci e meno invasive, si basa su una tecnologia avanzata, in grado di curare anche tumori adiacenti ad organi critici, limitando al massimo danni collaterali e salvaguardando i tessuti sani.

Entro il 2026 si potrà essere in grado di individuare precocemente il morbo di Parkinson sulla base di uno studio personalizzato del sonno. E questo grazie a NAP, l’innovativo progetto di ricerca coordinato dall’Università di Pisa e il cui inizio è fissato il 1° marzo 2023. Finanziato con tre milioni di euro dal programma per la ricerca e l'innovazione dell'Unione Europea “Horizon Europe” – di cui 800.000 destinati all’Ateneo pisano -, il progetto NAP ha come obiettivo quello di utilizzare, per la prima volta in questo particolare campo di indagine, degli organoidi cerebrali, ossia dei modelli cellulari tridimensionali avanzati del cervello umano.

I diamanti super profondi, quelli estremamente rari che si formano a profondità da 300 fino a 1000 km all’interno del mantello terrestre, sono vere e proprie capsule inerti capaci di trasportare “frammenti” di terra profonda fino alla superficie terrestre senza quasi alcuna alterazione chimica. L’articolo dal titolo "Extreme redox variations in a superdeep diamond from a subducted slab", che ha come prima firma Fabrizio Nestola dell’Università di Padova con il contributo di Luca Bindi dell’Università di Firenze e pubblicato su «Nature» descrive la composizione di un diamante davvero unico e sensazionale.








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