Il caro prezzi taglia del 5% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2023 che sono però costretti a spendere comunque il 7% in più a causa dei rincari determinati dall’inflazione. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi nei primi sette mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Brutte notizie per la crescita, sia in Europa che per l’economia italiana: a certificarlo è la commissione europea, che taglia le stime di primavera. Nel complesso, si prevede che il Pil cresca dello 0,9% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024, entrambi i valori rivisti al ribasso di 0,3 punti percentuali rispetto alle stime di primavera. “La crescita economica dell’Italia – sottolinea la commissione - ha iniziato a rallentare lo scorso anno, arrestando la ripresa post-pandemia che aveva portato la crescita al 7% nel 2021 e al 3,7% nel 2022.

Si chiamano HÈRMES, MINIONS e EOS e sotto questi acronimi, fra il cartone animato e il mitologico, si celano i tre progetti di ricerca di eccellenza su cui lavoreranno i giovani ricercatori del Politecnico di Milano vincitori del prestigioso ERC (European Research Council) Starting Grant da 1,5 milioni di Euro in 5 anni. Tutti e tre i progetti hanno applicazioni nel mondo biomedicale dalla lotta ai tumori attraverso la fluorescenza e la radioterapia all’utilizzo dei batteri come vettori di farmaci.

E’ la tecnologia, con i Pc e i prodotti audiovisivi e multimediali, ma soprattutto i telefoni, a segnare un vero e proprio boom nei consumi degli italiani negli ultimi 30 anni: i primi, con un aumento della spesa pro capite in termini reali del 786%, i secondi con un incremento addirittura del 5.339%; in forte crescita, all’interno del comparto del tempo libero, anche i servizi ricreativi e culturali (+93%); in calo i pasti in casa (-11,2%), mobili ed elettrodomestici (-5,1%) e il consumo di elettricità e gas (-12,2%), anche in virtù della riduzione degli sprechi e delle politiche di risparmio energetico; per quanto riguarda i consumi complessivi, nel 2022 – con 20.810 euro pro capite – la spesa delle famiglie è ancora inferiore ai livelli del 2019

Stangata sale a oltre 20 miliardi se si considerano mutui a tasso variabile. Fortemente compromessa la ripresa dei consumi se non si interviene con tempestività. “Anticipare riforma fiscale per liberare risorse delle famiglie”. L’aumento dei tassi di interesse rischia di trasformarsi in un vero e proprio shock per i bilanci di imprese e famiglie, che potrebbero trovarsi a pagare maggiori interessi per 5,4 miliardi nel 2023 e per 9 miliardi nel 2024, per un dato cumulato di quasi 14,4 miliardi in 2 anni, che arriva fino ad oltre 20 miliardi se si considerano anche i maggiori oneri sui mutui per abitazione a tasso variabile.

Sono più di 3,2 milioni gli italiani che, in soli dodici mesi, hanno subito una truffa o un tentativo di truffa connesso alla propria carta di credito o debito; il dato arriva dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat. E proprio durante il periodo estivo, considerando i molti italiani che trascorreranno le vacanze all’estero, l’utilizzo delle carte, e con esso il rischio frodi, aumenta. Per aiutare i viaggiatori a riconoscere i pericoli e evitare brutte sorprese, Facile.it ha stilato un vademecum in 10 punti.

È tempo di vacanze, ma non per tutti; sommando chi ancora è indeciso e chi già è sicuro di non fare le valigie, sono quasi nove milioni gli italiani che quest’anno potrebbero restare a casa. La ragione? Semplicemente, non se lo possono permettere economicamente (fonte: indagine EMG Different per Facile.it).

Nel primo trimestre 2023, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 3,3% rispetto al primo trimestre 2022. Nello stesso periodo il Pil ha registrato una crescita dello 0,6% in termini congiunturali ed è aumentato dell’1,9% in termini tendenziali. Lo si legge in un focus dell’Istat dedicato al mercato del lavoro.

L’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo bimestre 2023 è stato reso noto il 19 giugno dal Consiglio Nazionale del Notariato sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici Notarili (DSN) pubblicate sul sito https://dsn.notariato.it. In particolare, il Notariato ha presentato una prima ricognizione effettuata in 9 grandi città italiane in merito alle seguenti tipologie di atti: mutui, surroghe, compravendite di fabbricati abitativi.




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