Il cinema è da sempre innamorato dell’Italia, dei suoi panorami, delle sue tradizioni e delle sue città. Uno dei “set” preferiti dai registi di tutto il mondo si trova in Lombardia, ed è nient’altro che il lago di Como. Sul lago sono passati James Bond in “007- Casino Royale”, la banda di ladri di “Ocean’s Twelve” e persino gli alieni e i Jedi di “Star Wars episodio II”.

 Il lato oscuro delle vacanze è il cosiddetto “tourism leakage”. Si tratta di quel fenomeno per il quale il denaro speso dai turisti per il loro viaggio, e per le attività ad esso connesse, non finisce direttamente all’economia locale, ma la bypassa e finisce in circolo nell’economia di un altro Paese. Detto così appare effettivamente molto complicato, cerchiamo di fare un po’ di ordine. Quando per un viaggio ci si appoggia a realtà internazionali, spesso internazionale è anche tutto il resto: aereo, catena di hotel, catena di ristoranti e via dicendo. Insomma, il trionfo del global ai danni del local.

La Valle d’Aosta ha ricevuto il titolo di “Regione Europea dello Sport 2023”, riconoscimento assegnato alla regione dalla Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, in collaborazione con il Parlamento europeo, per la vocazione sportiva del territorio regionale. “Per la Valle d’Aosta, il titolo conferito per il 2023 di Regione Europea dello Sport è il punto di partenza, una grande opportunità offerta allo sport praticato nella regione, sport che diventa elemento di traino anche per la promozione del territorio, coinvolgendo atleti, professionisti, appassionati ma anche famiglie e ragazzi”, ha dichiarato l’Assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio, Jean-Pierre Guichardaz.

L’esperienza del Covid, tra le varie cose che ci ha lasciato in eredità, ovviamente considerando solo gli aspetti più positivi del post lockdown, c’è soprattutto la voglia sì di tornare a viaggiare. E, nello specifico, quel particolare desiderio di riscoprire le città del nostro Paese. L’Italia, indipendentemente da dove la si guardi, è bella; su questo non si discute.

Sono stati presentati alla Bit - Borsa Internazionale del Turismo di Milano i risultati di una indagine condotta dall’Ufficio Studi e Statistiche di ENIT con Isnart-Unioncamere sul turismo internazionale in Italia riguardante i dati di chiusura del 2022 e le previsioni per il 2023.
L’indagine, condotta su 5.004 viaggiatori intervistati, rivela il livello di stima che i visitatori hanno per l’Italia anticipando flussi e tendenze 2023.
La ricerca riguarda ben 12 Stati e 500 turisti potenziali per Paese coinvolto: Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA (NY e Miami).

State già organizzando un viaggio per il primo ponte o la prima festività utile? Se è così, sappiate che non siete gli unici. Dopo i due anni di pandemia e le restrizioni che ci siamo faticosamente lasciati alle spalle, la voglia di tornare a viaggiare ha subito un’impennata incredibile. Il problema, però, è che spesso ci si trova a prendere in considerazione sempre le solite quattro mete. Ma le opportunità alternative, o comunque meno note, per un viaggio, che si tratti di un weekend o di un periodo più lungo, non mancano di certo.

Il comune e la provincia di Terni custodiscono un piccolo borgo di grande fascino e bellezza: si tratta di Piediluco, in riva all'omonimo lago e a breve distanza dalla celebre cascata delle Marmore. Collocato alle propaggini sud-orientali dell'Umbria, con un ramo che sconfina nel Lazio, il lago di Piediluco rappresenta il più grande bacino lacustre naturale umbro dopo il Trasimeno e arricchisce di fascino il territorio circostante. Nel pittoresco paesino di pescatori, animato da case colorate e dai superbi resti della rocca Albornoz dell'XI secolo, la visita può iniziare dalla chiesa di San Francesco, edificata intorno al 1338 in ricordo della visita di San Francesco.

San Quirico d'Orcia rappresenta la Toscana più autentica, in quanto uno dei borghi più caratteristici della provincia di Siena, posto lungo la via Francigena nel cuore della Val d'Orcia, paesaggio culturale riconosciuto nel 2004 patrimonio Unesco. Di origine etrusca, il paese è un punto di partenza perfetto per seguire i sentieri della Val d'Orcia, un'incantevole zona rurale nella Toscana meridionale famosa per il suo dolce paesaggio, punteggiato da castelli, borghi e chiese antiche tra vigneti, oliveti e campi coltivati.

Africa sub sahariana, Mediterraneo e Medioriente: sono queste le aree geografiche interessate dai 10 progetti di cooperazione internazionale che saranno finanziati dalla Regione Toscana a seguito dell’apposito bando per i “Progetti semplici”. I progetti, per un budget complessivo di 185.000 euro, saranno realizzati da ong e associazioni toscane da anni impegnate in attività di cooperazione.
I 10 progetti finanziati rispondono alle caratteristiche definite nel bando uscito lo scorso mese di ottobre e toccano temi che vanno dall’empowerment femminile, alla microimpresa giovanile, al sostegno alla società civile, all’economia circolare.




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